Aggregazione dell’offerta, i risultati un anno dopo

pera
Opera fa il bilancio del primo anno di attività: risultati soddisfacenti nonostante la difficile situazione di mercato. I nuovi propostiti e i nuovi programmi, con particolare attenzione alla promozione del prodotto. Cosa dice la concorrenza?

Il 28 luglio scorso l’assemblea dei soci di Opera s.c.a all’unanimità ha approvato il bilancio consuntivo relativo al primo esercizio (2015-16), corrispondente al primo anno di commercializzazione congiunta delle pere e dei propri soci.
Opera ha svolto il suo primo anno di lavoro in un contesto di mercato che presentava diversi aspetti non favorevoli, tra i quali una produzione in Eu e in Italia in linea con la media del triennio precedente, ma con pezzatura dei frutti molto modesta; l’embargo russo e le crescenti tensioni politiche ed economiche in NordAfrica; una forte concorrenza da parte di Belgio e Olanda; il perdurante trend negativo dei consumi, ecc. In tale contesto Opera ha gestito 209.255 t di pere delle principali varietà, servendo oltre 1.000 clienti in 48 Paesi, con un incremento delle esportazioni di oltre il 25% rispetto alla campagna precedente e realizzando un fatturato di 151,4 milioni di €.
Soprattutto, Opera durante l’esercizio ha avviato 2 importanti processi evolutivi:
1. lo sviluppo organizzativo, che progressivamente porterà i Soci ad affrontare il mercato in qualsiasi area geografica come un’azienda realmente unica;
2. la progettazione della propria futura politica di marca.
Nonostante questo e nonostante i risultati ottenuti siano stati sostanzialmente allineati con le previsioni iniziali di massima, di certo il lavoro fatto non è ancora sufficiente per generare le indispensabili condizioni di diffusa sostenibilità economica della coltivazione del pero in Italia. Ed è proprio per questo che al termine del primo anno i Soci di Opera hanno ribadito l’assoluta convinzione che la strada imboccata non abbia alternative, convinti che solo dall’ aggregazione di un’offerta di pere la più ampia possibile, dal miglioramento continuo dell’organizzazione, dal miglioramento continuo della qualità dell’offerta e del servizio ai clienti e dall’ introduzione di una coerente politica di marca possa conseguire il raggiungimento della reale sostenibilità economica per le aziende agricole impegnate nella coltivazione del pero.
Non c’è ovviamente certezza che sarà possibile raggiungere tali obiettivi, soprattutto perché non è affatto scontato che sarà possibile raggiungere il necessario livello di aggregazione dell’offerta, ma Opera sostiene con forza che non esistono alternative al processo avviato.
Presto al via la campagna promozionale di Opera
Tra le novità introdotte da Opera nel 2016, vi è un’importante campagna di comunicazione attraverso i media (TV in particolare, ma anche Internet, stampa quotidiana e periodica, radio, affissioni, ecc.) con i consumatori italiani. Sono oltre 40 i milioni di persone (adulti >50 anni e donne 30-50 anni) che acquistano oltre l’85% delle pere consumate ogni anno in Italia.

 

Leggi l’articolo completo su Frutticoltura n. 10/2016 L’Edicola di Frutticoltura

Aggregazione dell’offerta, i risultati un anno dopo - Ultima modifica: 2016-10-07T10:58:44+02:00 da Lucia Berti

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