ORTOFRUTTA

La Corea del Sud apre al kiwi italiano

Un mercato strategico. Barriere fitosanitarie molto rigorose. Bruni: pere e mele negli Usa il nuovo obiettivo

I primi container di kiwi italiani con destinazione Corea del Sud sono arrivati con successo, aprendo di fatto la strada ad un mercato strategico per i produttori nazionali. L'abbattimento delle barriere fitosanitarie che, fino a pochi mesi fa, impedivano al prodotto italiano di raggiungere un paese importante come la Corea, è avvenuto grazie al lavoro di equipe che vede coinvolti il Mipaaf, i Servizi fitosanitari regionali, le imprese italiane, i servizi diplomatici, con il coordinamento tecnico del Cso (Centro srvizi ortofrutticoli) che associa le imprese di produzione e ha il ruolo di interfaccia tecnico.

I severi protocolli da seguire per l'export, la formalizzazione degli aspetti burocratici, i rischi di ingenti perdite economiche, in caso di insuccesso della spedizione, rendono molto importante il rispetto rigoroso di tutte le procedure e impongono una gestione coordinata tra le aziende e le istituzioni.

Lo conferma Paolo Bruni, presidente del Cso, che dichiara: “Il risultato positivo ottenuto con il kiwi in Corea del Sud evidenzia, con sempre maggiore chiarezza, quanto sia utile perseguire la strada dell'apertura di nuovi mercati attraverso l'abbattimento delle barriere fitosanitarie e ora il nostro impegno sarà tutto rivolto all'apertura del mercato Nord Americano per le mele e le pere ed i risultati spero non tarderanno ad arrivare”.

La Corea del Sud apre al kiwi italiano - Ultima modifica: 2013-04-05T13:23:04+02:00 da Redazione Frutticoltura

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